lunedì 27 settembre 2010

Completamenti della rete delle piste ciclabili prioritari e promozione della mobilità ciclabile

Segrate, 27 settembre 2010


Al Sindaco di Segrate Sig. Adriano Alessandrini
Al Presidente del consiglio Comunale Sig. Luciano Zucconi

Oggetto: Completamenti della rete delle piste ciclabili prioritari e promozione della mobilità ciclabile

Ai sensi del T.U. sulle autonomie locali (267/2000), dello Statuto comunale e dell’art. 47 del vigente Regolamento del Consiglio comunale viene presentata la seguente

MOZIONE

da iscrivere all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale

VISTA

La legge n. 366/1998 recante "Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica" e la legge regionale n. 65/89 recante "Interventi regionali per favorire lo sviluppo del trasporto ciclistico"

CONSIDERATO CHE

Regione Lombardia ha emesso un nuovo bando per interventi a favore della mobilità ciclistica (BURL del 16 agosto 2010) destinando sei milioni e ottocentomila euro per favorire la realizzazione di nuove piste ciclabili e ciclopedonali, l'adeguamento e il completamento di precedenti piste, la realizzazione di sottopassi e sovrappassi e la realizzazione di parcheggi e che i soggetti beneficiari sono gli Enti locali, gli Enti gestori dei parchiregionali e locali, Comunità Montane, RFI e FerrovieNord.
 
PREMESSO CHE

  • la mobilità sul territorio di Segrate costituisce il maggior problema percepito dai cittadini e incentivare l’uso della bicicletta costituisce un contributo per alleviare la congestione delle strade segratesi
  •  il territorio di Segrate è ideale per la mobilità ciclabile poiché non presenta particolari dislivelli e molte delle strade di collegamento fra i quartieri sono ampie
  • la bicicletta è un mezzo di trasporto ecologico, efficiente, salutare, economico, silenzioso
  • il Consiglio Comunale con l’approvazione dell’ordine del giorno del 2.03.2006 ad oggetto “Potenziamento della rete ciclabile nel territorio di Segrate” ha dato indirizzo alla Giunta di considerare prioritari gli investimenti sulle piste ciclabili, all’interno del Programma dei Lavori pubblici del triennio 2006/08
  • la Giunta considera prioritari fin dal 2006 per il Piano delle opere pubbliche
a.     la realizzazione di una vasta rete di piste ciclabili sia interne ai quartieri che di collegamento tra i quartieri e con i Comuni confinanti
b.     la realizzazione di parcheggi per bici, nei pressi di luoghi di ritrovo e di servizi e strutture pubbliche
c.      la realizzazione di parchi-bici a disposizione dei cittadini, da utilizzare con una scheda elettronica, dislocati nei luoghi pubblici di maggior funzione

RICORDATO IN PARTICOLARE CHE

Sul sito del Comune di Segrate si legge: “In bici tra Segrate e i comuni vicini, 5 ponti verdi e nuove piste per completare la rete ciclabile cittadina e il sistema dell’Est milanese"
5 ponti verdi sulle strade principali e più di 7 chilometri di piste permetteranno di completare la rete cittadina di percorsi ciclabili (un sistema di 45 Km), collegando tra loro tutti i quartieri di Segrate. Da Novegro si potrà infatti pedalare fino all’Idroscalo, ma anche, passando da Tregarezzo, fino a San Felice e da lì fino alla “Citta del tempo libero”, per arrivare poi al Centro Parco e così via, verso il Villaggio e Rovagnasco, Milano Due, Lavanderie e Rececesio. Allo stesso tempo, senza interruzione, sarà possibile andare in bicicletta da Novegro a Milano attraverso via Corelli e a Pioltello lungo la via Rugacesio. Ugualmente si potrà raggiungere Peschiera attraverso la Strada Provinciale 160, e quindi il Parco della Besozza, e il sistema del Naviglio della Martesana lungo via Monzese. Il circuito ciclabile dell’Est milanese sarà finalmente completo.”

CONSIDERANDO INFINE CHE

Per alcuni di questi tratti il rapporto costi/benefici è tale da comportare una spesa e una difficoltà di realizzazione molto basse e un guadagno in termini di sicurezza molto alto, tanto da rendere auspicabile una realizzazione a cura del Comune anche di opere inserite come standard qualitativi o a scomputo oneri in PII (alcuni dei quali sono in notevole ritardo rispetto ai cronogrammi lavori previsti).

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a-   Ad individuare come prioritari, stanziando i relativi impegni di spesa, i seguenti tratti ancora da realizzare e a redigere entro un mese un serio crono programma dei lavori:
  1.      Via Rugacesio (collegamento verso Pioltello)
  2.           Milano 2 – via Feltre (collegamento verso Milano)
  3.          Via Cassanese (collegamento asse Pioltello-Milano)
  4.          Milano 2 – Cascina Gobba (collegamento verso Milano, Cologno M.se, Vimodrone)
  5.          Nuova bretella di collegamento tra Lavanderie (rotonda di accesso a Milano 2) e Redecesio (rotonda tra via Rubattino e via Milano)
  6.          Via Lazio (collegamento verso Milano)
  7.          Novegro – via Corelli
  8.          Via di Vittorio
  9.          Via Olgetta (collegamento tra Rovagnasco e Milano 2
  10.      Ponte degli specchietti – collegamento con Liceo Machiavelli
  11.        Ponte degli specchietti – collegamento con Idroscalo

b-   A realizzare un progetto, da presentare entro l’11 ottobre, per partecipare al bando della Regione Lombardia al fine di ampliare la rete di piste ciclabili e completare alcuni tratti di fondamentale importanza.

c-   Modificare alcuni brevi tratti delle piste ciclabili esistenti per renderle più sicure, facendo una ricognizione attenta di tutte le piste entro un mese, per dare immediatamente avvio ai lavori da realizzare entro il 2010 (almeno per i lavori di più semplice esecuzione). Solo a titolo d’esempio: gl’incrocio fra via Borioli con via S. Aleramo e con la Cassanese, il nuovo attraversamento ciclabile di via Olgia.


Ripristino fermata della linea 923 (Pollicino) all’interno del San Raffaele

Segrate, 27 settembre 2010


Al Sindaco di Segrate Sig. Adriano Alessandrini
Al Presidente del consiglio Comunale Sig. Luciano Zucconi

Oggetto: Ripristino fermata della linea 923 (Pollicino) all’interno del San Raffaele

Ai sensi del T.U. sulle autonomie locali (267/2000), dello Statuto comunale e dell’art. 47 del vigente Regolamento del Consiglio comunale viene presentata la seguente

MOZIONE

da iscrivere all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale

PREMESSO CHE

in passato, la linea del Trasporto Pubblico Locale (TPL), detta “Pollicino”, faceva capolinea presso l’ingresso principale dell’Ospedale San Raffaele

CONSIDERATO CHE

in seguito ai lavori di sistemazione del piazzale del San Raffaele, la fermata del “Pollicino” è stata spostata a 300 metri dall’ingresso principale del San Raffaele, comportando un grave disagio alle persone anziane o con difficoltà di deambulazione, quali sono tipicamente i pazienti di un nosocomio

RICORDATO IN PARTICOLARE CHE

il San Raffaele ha da diversi mesi completato le opere di sistemazione del piazzale antistante, che rendono possibile il transito e la fermata in totale sicurezza agli autobus

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a dare disposizione all'ATM affinché ripristini immediatamente la fermata della linea 923 (“Pollicino”) all’interno del San Raffaele.



giovedì 2 settembre 2010

Tregarezzo, Cascina Lirone, la Storia siamo noi!

E’ notizia di pochi giorni fa della demolizione, pianificata,  di Cascina Lirone per far spazio a nuovi insediamenti urbani. Questo ed altri interventi ancor più invasivi del territorio come la delocalizzazione di Tregarezzo vengono vissuti dalla maggioranza dei segratesi con inedia (o ignavia?), completamente indenni dalla Sindrome di Nimby.

La modifica del territorio verso agglomerati spinti fino alla dissolvenza dei confini urbani in nome di una convivenza allargata da logiche economiche spazza i segni della propria identità e storia.
Una storia, un ruolo, una comunità, che Segrate faticosamente cercava di costruirsi, sta trasformando la sua stessa natura il suo stesso nome di “Città” in un “non-luogo” e allora ecco che testimonianze di vita vissuta e di tracce di storia locale vengono sostituite da “centri commerciali” divenuti sede della nuova paradossale forma di socialità: quella basata sul consumismo.

Se in pochi anni un territorio viene devastato costruendo come è avvenuto in molte parti d’Italia una sequela interminabile di capannoni, opere pubbliche, ipermercati, insediamenti ludici, infrastrutture viabili, ecc., quella che viene comunemente definita “cementificazione” del territorio,  allora la popolazione locale perde la sua identità territoriale e comunitaria, non si riconosce ed identifica più con l’ambiente che l’ha accolta alla nascita e nel quale ha trascorso in particolare l’infanzia, ed il resto della vita, alimentando un perverso e degenerativo circuito psicologico di smarrimento, solitudine, frammentazione, squilibrio, che spesso trova effimera compensazione nel consumismo compulsivo e nel disimpegno sociale, nell’isolamento tra le mura domestiche o nella fuga verso seconde case e luoghi di vacanza esotici.

Troppe città sono state costruite ricorrendo a modelli  lontani dalle nostre realtà e dalle nostre esigenze, quando invece sappiamo bene che il primo essenziale bisogno di ogni uomo sia quello di vivere in un luogo che egli senta proprio, nel quale non sia straniero nella propria città, un luogo “sano” in cui paesaggio naturale ed antropico si fondano.
In questo senso il recupero dell’identità dei luoghi nei quali ciascun cittadino possa ritrovarsi sentendosi parte della comunità e riscoprendo le proprie radici culturali è importantissimo.

Da qui una nuova cultura del governo del territorio, che, del recupero, della trasformazione e del ri-uso, superi la logica additiva che ha generato diseconomia, caos e degrado urbano. Questo presupposto ci rende consapevoli che la città può e deve ritrovare il suo disegno originario e il suo ruolo storico di “luogo della socializzazione” e trasmettere una sua immagine identitaria.

E la politica?
Dovrebbe compiere un salto di qualità!
Prima di aggredire, deturpare un territorio ed una comunità locale con decisioni provenienti solo dall’alto delle loro posizioni, andrebbe anteposta una Democrazia Partecipata, un coinvolgimento della Società Civile nei processi decisionali.

Se una persona che è al potere non conosce la Storia, come può avere rispetto vero e profondo per il luogo dove vive o dove intende intervenire?


Bruno Barsanti

Insieme per Segrate (Aria Nuova – Segrate Domani)